lunedì 7 aprile 2014

Recensioni al mio racconto "Tre per la libertà"


Ringrazio Federica Ermete, Anna Rita Foschini e Cristina Biolcati per le recensioni al mio racconto "Tre per la libertà", incluso nell'antologia Sorelle del Peccato e altre storie, Youcanprint.
Le tre simpatiche signore riceveranno in omaggio uno dei miei libri cartacei, a loro scelta, accompagnato da una copia dell'e-book Come impaginare libri cartacei ed e-book con Word.


Il racconto è scaricabile gratuitamente da Facebook:

www.facebook.com/groups/libristellari/381466675326741


Federica Ermete

www.funnyplanet.it

Davvero ben fatto!
Un racconto che si legge tutto d'un fiato!
La trama è così intrigante che “ti prende” fin dalla prima pagina e non puoi fare a meno di vedere come va a finire.
La curiosità è costantemente stimolata anche dall'interessantissimo fatto che il racconto non è ascrivibile ad uno specifico genere. L'incipit, infatti, fa pensare al genere noir, con suggestivi ed inquietanti riferimenti al mondo esoterico. Andando avanti nella lettura la vicenda, tuttavia, si tinge sempre più di giallo, fino a giungere all'inatteso quanto geniale colpo di scena!!!
La vicenda è inoltre “narrata" da più punti di vista, carattere che conferisce scorrevolezza e ritmo al testo.
Un vero inno all'astuzia femminile!

________________________


Anna Rita Foschini

annaritafoschini.blogspot.it

La figura di Stella Demaris è avvolta da un alone di mistero: ben poco si sa di lei, anche se, dalle sue mirabolanti autobiografie, sembrerebbe aver vissuto non una, ma almeno dieci vite.
Della Demaris scrittrice posso affermare con cognizione di causa, avendo letto quasi tutte le sue opere, che è assai ricercata nello stile, geniale nel costruire trame avvincenti e dotata di un pizzico di follia che si ritrova in tutti i personaggi delle sue storie. Da donna a tutto tondo, dimostra di conoscere alla perfezione l’universo femminile, e lo descrive in mille sfaccettature, spaziando abilmente attraverso vari generi letterari.
Il racconto “Tre per la libertà” cattura fin dalle prime righe e si fa leggere col fiato sospeso dall’inizio alla fine, riservando colpi di scena uno via l’altro. Quando il lettore pensa: ecco, adesso ho capito, subentra qualche elemento nuovo che lo spiazza e ribalta completamente la prospettiva della narrazione.
A chi potrebbe venire in mente di fingersi pazzo, e farsi internare in una casa di cura, per liberarsi di un marito (padre, figlio) che ormai è diventato solo un “pollo da spennare”? Le tre donne del racconto, rispettivamente figlia, moglie e madre del malcapitato, in combutta tra di loro, architettano un piano a dir poco geniale, per quanto possa apparire assurdo e folle, e alla fine riescono a ottenere il loro scopo. Così il “pollo” s’illude d’essersi liberato dell’ingombrante gineceo famigliare e pregusta la ritrovata libertà da dedicare all’amante, ma in realtà ne esce turlupinato e alleggerito delle sue sostanze finanziarie. Un piano diabolico che solo a una donna potrebbe venire in mente di architettare, e Stella Demaris sa bene che le donne, quando riescono ad allearsi tra loro, ne sanno una più del diavolo.
Ultima considerazione: che dire di un’infermiera caposala che si diletta di spionaggio fai-da-te e si nasconde sotto un mantello coperto di foglie per spiare, con un microfono ad asta lunga, quello che accade nella dépendance della casa di cura? Una cosa normalissima, succede tutti i giorni, no? Ecco, Stella Demaris è matta come i suoi personaggi, e proprio per questo non si può non rimanere affascinati dai suoi racconti.


________________________


Cristina Biolcati


www.facebook.com/cristina.biolcati

“Tre per la libertà” è il settimo dei diciassette racconti che compongono la raccolta “Sorelle del Peccato e altre storie” di Stella Demaris. Una rassegna che parla quasi esclusivamente di donne che non si perdono d’animo e riescono sempre a trovare una soluzione ai loro problemi. L’intento è quello di divertire il lettore e, almeno per quanto riguarda questo racconto, l’epilogo giunge inaspettato, attraverso un susseguirsi di colpi di scena.
La trama è concepita in maniera geniale. La narrazione si compone di varie testimonianze che rendono diversi punti di vista. Il linguaggio è ricercato, scorrevole e mai banale. Quando iniziamo a leggere pensiamo di essere a Londra e di ascoltare il racconto di una ragazzina di dodici anni di nome Cassandra, a cui la famiglia ha proibito di uscire di casa, perché ritenuta pazza. I conti però non tornano. La storia assume toni paradossali e ci rendiamo conto che qualcosa non va. Non può esistere una bambina che vive con un “cobra dagli occhiali” sotto il letto. Chiunque essa sia, ci appare come la protagonista e, come succede nei romanzi, ci affezioniamo a lei. Ma di punto in bianco le cose cambiano. Altri familiari iniziano a raccontare la loro verità e ci chiediamo dove sia finita quella ragazzina che avevamo conosciuto. A tal proposito mi è venuto in mente “Psycho” di Alfred Hitchcock, il primo film ad aver spiazzato completamente lo spettatore, facendolo sentire solo e smarrito. La protagonista, ovvero colei che fin dall’inizio è ritenuta tale, dopo pochi minuti di pellicola viene uccisa nella famosa scena della doccia. Lo spettatore perde il suo punto di riferimento, rimane in balìa degli eventi.
In realtà, fingersi pazzi è un espediente che adottano volontariamente a turno, prima la figlia (che in realtà non ha dodici anni, ma venticinque), la nonna paterna e la madre. E proprio quando si crede di avere compreso, ecco un altro colpo di scena! Non è il padre che ha voluto liberarsi di loro, facendole internare in una clinica per malattie psichiatriche e poter continuare indisturbato la sua vita con l’amante, bensì una macchinazione delle tre donne, alleate, per poter essere libere e godere i soldi dello sprovveduto. Bé, che dire? Alla fine tutti i tasselli del puzzle si ricompongono, perché l’autrice non lascia dubbi.
Complimenti quindi a Stella Demaris, che con questo racconto ha saputo stupire e divertire allo stesso tempo. Una storia originale che merita di essere letta.


Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per il tuo commento, verrà pubblicato non appena lo avrò visionato.