sabato 5 ottobre 2013

"La canzone di Orette Berth"


In anteprima una fiaba da "77 Fiabe Buffe", libro del Gruppo FB
"Libri Stellari" ancora in lavorazione :-)


Stella Demaris

"La canzone di Orette Berth"

Come certamente saprete, nella fiaba Raperonzolo dei fratelli Grimm la maga tiene la fanciulla prigioniera nella torre e, per salire da lei, usa un metodo particolare. La torre è priva di scale, così la maga canta una canzoncina che induce Raperonzolo a buttare i suoi lunghi capelli dalla finestra, e la megera sale arrampicandosi sulle chiome.
Non tutti sono però a conoscenza di un fatto curioso che, un giorno, accadde alla maga in questione: costei, essendosi beccata una grave forma di raucedine, non poteva cantare e quindi neanche salire in cima alla torre. Decise allora di chiamare una famosa cantante e affidarle l’incarico di gorgheggiare le frasi giuste, affinché Raperonzolo sciogliesse i capelli fuori dalla finestra. Orette Berth, celebre diva dalla voce d’usignolo, fu pagata in anticipo e avrebbe dovuto intonare questi semplici versi:

Oh, Raperonzolo, sciogli i tuoi capelli,
ché per salir mi servirò di quelli!

La Berth cantò invece tutt’altro genere di canzone, non si sa per quale motivo: probabilmente aveva assunto dosi massicce di psicofarmaci, oppure aveva fumato numerose canne… Senza voler indagare tale dettaglio, diciamo soltanto che dalla bocca le uscì una litania ben più appropriata:

Oh, Raperonzolo, scaglia giù il vaso dell’urina,
e vedi di colpire in testa la maga aguzzina!

La fanciulla non se lo fece ripetere due volte: prese bene la mira e lanciò il vaso, centrando la sua abominevole carceriera la quale, sopraffatta da quella pipì d’angelo, si polverizzò all’istante, come se si fosse trattato del diavolo e dell’acqua santa.
Orette Berth dette poi istruzioni a Raperonzolo per scendere dalla torre: le disse di tagliare i capelli, legarli al davanzale della finestra e calarsi giù come si farebbe con una corda; una volta che la giovinetta fu accanto alla cantante, quest’ultima le offrì un lavoro come segretaria personale nonché guardarobiera, e la portò con sé in tournée nei teatri di mezzo mondo.


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