mercoledì 5 giugno 2013

L'affronto della cioccolata


Biografia di Madame Etoile de La Mer


Étoile Justine Noyer de Farbes nacque a Parigi il 12 luglio 1723, figlia del notaio Auguste-Marie Noyer de Farbes e di Catherine Louise Bonton Trèchic, signora di nobile stirpe caduta in disgrazia e mangiatasi l’intero patrimonio, ma per fortuna riabilitata attraverso le nozze con un buon partito (meglio di un influente notaio cosa avreste voluto?).

Essendo una ragazza di buona famiglia, Étoile venne istruita da vari precettori e poté godere del privilegio di aprire la mente alle conoscenze più disparate: dalla letteratura alla storia, dalla geografia alle lingue, dalla musica al cucito cinese e via dicendo. Nel 1746, all’età di 23 anni, andò in sposa a Jean-Gaston Lerichard Monesprit, marchese de La Mer, indi si trasferì nel palazzo di proprietà di costui, situato in una delle zone più eleganti della città, ove visse felice e contenta: Étoile non era infatti una di queste donnicciole moderne che non vanno d’accordo con i propri mariti.

Introdotta a corte nel 1747, madame de La Mer fu ricevuta e omaggiata da re Luigi XV e dalla sua “maîtresse-en-tître”, la marchesa di Pompadour, la quale le fece anche i complimenti per lo splendido incarnato, molto pallido e finemente smerigliato come prevedeva la moda del tempo. Con il beneplacito di Sua Maestà, Étoile cominciò quindi la carriera “salottiera” che si addiceva alle dame acculturate, inaugurando appunto un salotto letterario nel palazzo di suo marito, poiché era padrona anche lei di quel palazzo e Jean-Gaston si faceva in quattro per accontentarla in ogni desiderio.

Il salotto di madame de La Mer divenne ben presto uno dei più prestigiosi di Parigi: intellettuali e artisti di ogni tipo lo frequentavano, contribuendo così al diffondersi della conoscenza nei variegati rami dello scibile. Le cose procedettero senza fare una piega per vent’anni, fino al 1767, quando Étoile subì l’affronto di una sgallettata di provincia, una certa Yvette Poulette Contadinette la quale, non si sa come, una sera s’introdusse furtivamente nel salotto mentre Étoile era in seduta plenaria con i suoi ospiti e qui, tra lo stupore dei presenti, oltraggiò la padrona di casa in una maniera irrimediabile. Yvette, sbraitando come un’ossessa, accusò madame de La Mer di essere una fasulla, un’impostora, quindi afferrò una tazza colma di cioccolata fumante e la scaraventò in faccia alla malcapitata. Il cosiddetto “affronto della cioccolata” costò caro a Étoile: dopo vent’anni costei era ormai attempatina e poco piacente, cosicché la bevanda calda le dette il colpo di grazia rovinandole definitivamente l’incarnato. Yvette fu arrestata e incarcerata alla Bastiglia, ma per la povera madame salottiera si chiuse il sipario: non avrebbe certo potuto continuare a ricevere ospiti con il volto incartapecorito. Comunque soddisfatta della propria carriera ventennale, Étoile si ritirò in campagna con l’amato consorte e si dedicò alla coltivazione di piante medicinali adatte ad ammorbidire e spianare la pelle del viso. Non si sa bene se madame riuscì nei propri intenti cosmetici; possiamo dire che, in ogni caso, il fatto di risiedere tra le dolci frasche, lontano dalla capitale, le tornò utile molti anni più tardi, allo scoppio della Rivoluzione, perché se fosse stata veramente un’impostora – e una nobile – avrebbe rischiato la ghigliottina.


Il salotto letterario di Madame Etoile de La Mer è su FB, visitatelo!





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